lunedì 13 marzo 2017

Il cavallo di Trojan

Se ormai è una pratica abituale monitorare e proteggere i nostri PC da virus e malware con sistemi antivirus, per gli altri sistemi tecnologici di cui facciamo largamente uso questo non accade. E' di pochi giorni fa la nuova rivelazione di documenti da parte di Wikileaks. 500 Megabyte di file provenienti dalla CIA, in cui vengono svelati gli strumenti informatici usati dall'Agenzia governativa statunitense per spiarci. Questa collezione di dati, denominata Vault-7, è solo una parte delle informazioni in possesso di Julian Assange, il quale ha promesso nuove rivelazioni a breve. Secondo questi dati la CIA sarebbe in grado di bypassare i sistemi di protezione ed infettare con virus e malware i vari apparecchi elettronici che usiamo giornalmente. Sistemi di hackeraggio come SwampMonkey e Shamoon sarebbero in grado di prendere possesso da remoto dei sistemi elettronici, rubare dati e distruggere l'hardware. Alcuni di questi software sarebbero stati sottratti alla CIA e sarebbero in mano di altre organizzazioni di intelligence di altre Nazioni. Gli apparecchi spiati non sono solo i Personal Computer ma anche Smart TV, smartphone e tablet. I sistemi di messaggistica come Telegram e Whatsapp parrebbero al sicuro perché usano una cifratura crittografica denominata end-to-end. Ma se lo smartphone o Tablet venissero infettati da un malware sarebbe possibile comunque visualizzare cosa viene digitato sul display. Questi dispositivi possono essere infettati semplicemente scaricando un file non sicuro. Una volta infettato il dispositivo, chi ha creato il virus, può attivare da remoto la fotocamera e il microfono per spiare le nostre vite. Analogamente avviene per le Smart TV connesse ad internet.  Ci siamo illusi che le nuove tecnologie avrebbero cambiato in meglio le nostre vite e che avremmo azzerato le distanze tra la gente, scambiandoci idee e sentendoci parte di una società globalizzata. In un certo senso è stato cosi, ma dietro l'illusione si cela la dura realtà. Nessuno offre niente per niente. Personaggi come Steve Jobs, Bill Gates e Mark Zuckerberg sono stati esaltati come i nuovi messia dell'era tecnologica, per poi scoprire che i social network come Facebook sono l'arma perfetta per far uscire allo scoperto il nostro pensiero. Le informazioni alle varie agenzie investigative le forniamo noi stessi ogni volta che usiamo la geo-localizzazione postando una foto o uno stato, oppure soltanto scrivendo informazioni sulla nostra vita privata. Abbiamo scoperto in questi anni che l'assemblaggio degli IPhone avviene in Cina, sfruttando la manodopera a basso costo e che le multinazionali dell'elettronica approfittano della povertà delle zone più povere dell'Africa centrale per la raccolta del coltan, una sostanza sabbiosa radioattiva che si usa per l'industria dell'elettronica. Vengono impiegati a questo scopo anche bambini, che in età adulta (quando ci arrivano) svilupperanno tumori e linfomi. In Ghana, Cina e India ci sono le immense discariche mondiali degli elettrodomestici obsoleti, dove i moderni schiavi lavorano senza un minimo di protezione e  per pochi soldi a contatto con sostanze pericolose per la salute. Queste nuove rivelazioni di Wikileaks mostrano ancora una volta il lato oscuro del progresso tecnologico.  Pensiamo ad esempio se un un politico o un cittadino impegnato in attività governative esprimesse il suo dissenso verso il sistema o il governo. Attraverso il sistema delle "parole chiave" potrebbe entrare nella lista degli "attenzionati" e spiato in quanto possibile minaccia al sistema. E si sa come vanno le cose, gli "incidenti" possono sempre capitare (pensate al parlamentare europeo Bonanno, sempre critico verso l'UE, morto in un incidente stradale sospetto). Dopo tutte queste notizie affidereste la guida della vostra auto a sistemi satellitari manipolabili dall'esterno?

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