venerdì 17 marzo 2017

Non è un paese per bianchi

Quando si affronta un tema delicato come quello dell'immigrazione è facile essere tacciato di razzismo o sfociare nella banalità. Il titolo del post è deliberatamente provocatorio. Si paventa da qualche anno in Europa e soprattutto in Italia la temuta sostituzione etnica, ossia l'attuazione del piano Kalergi. Alcuni paesi multietnici come la Francia, il Belgio e l'Inghilterra affrontano già da tempo i problemi che l'integrazione comporta. La sostituzione etnica è il totale sradicamento della popolazione autoctona a favore di un popolo straniero. Ciò è già avvenuto in passato. In America, per esempio, i pellerossa che erano l'etnia dominante sono stati soppiantati dagli europei e ridotti ad un numero esiguo. Gli europei hanno introdotto i neri africani nel nuovo continente in qualità di schiavi, affrancati poi dal presidente Lincoln. Tutto questo sta avvenendo di nuovo. Ma in modo più subdolo. Nessuno si sognerebbe mai di andare in Africa, rapire i giovani maschi e portarli in Europa come schiavi, le organizzazioni per i diritti umani insorgerebbero all'istante. Se c'è qualcosa che le élite delle multinazionali che controllano il mercato e quindi il mondo sono brave a fare, è quella di imparare dai propri errori e cambiare strategia. Le guerre sono create ad arte da quelle nazioni che in seguito bombardano causando povertà e migrazioni. L'Isis, creato per rovesciare Assad in Siria, sta per essere sconfitto solo perché la Russia è scesa in campo e ha deciso di combattere seriamente, contrariamente a ciò che faceva Obama. George Soros, il magnate statunitense di origine ungherese è uno dei 30 uomini più ricchi al mondo. Si è arricchito speculando con operazioni finanziarie che in passato portarono alla svalutazione della sterlina inglese e della lira italiana. E' apertamente schierato per il partito democratico statunitense, filantropo e sostenitore delle organizzazione per i diritti umani. Speculare significa arricchirsi sulla povertà degli altri, ciò si scontra inevitabilmente con la sua attività filantropica. C'è lui dietro l'organizzazione delle proteste anti Trump, il neo presidente USA accusato di razzismo per le sue leggi anti immigrazione. Mi chiedo se chi accusa Trump usi lo stesso metro di giudizio per gli stati mediorientali, come l'Arabia Saudita, il Qatar, la Giordania, dove non si lasciano entrare i migranti che scappano dalla guerra, i diritti umani non vengono rispettati, la libertà religiosa ancor meno e la donna è succube degli uomini. Ma agli islamici è tutto concesso, in nome del politically correct e del petrolio che producono. Non vedo marce delle donne contro quei paesi musulmani per la libertà e la dignità femminile. Soros è attivo anche nella lotta alle fake-news. In questo modo le false notizie potranno raccontarle solo i giornali pagati dalle élite. Soros ha finanziato negli anni scorsi le primavere arabe e le rivoluzioni colorate che hanno solo destabilizzato la Libia e instaurato la dittatura in Egitto. Finanzia tuttora le ONG e le associazioni umanitarie che raccolgono i poveri migranti e li portano in Europa, favorendo cosi le organizzazioni criminali che pianificano i viaggi sui barconi dietro compenso. L'attività filantropica di Soros risulta quindi essere un ottima copertura ai suoi veri affari. Qual'è il modo migliore per speculare se non quello di creare guerre, crisi finanziarie e migrazioni. Dopo aver rovesciato il "dittatore" divenuto scomodo viene insediato un governo fantoccio che garantirà ottimi affari per le multinazionali in quel territorio. Tutte le multinazionali si arricchiscono da questi conflitti mentre i popoli ne pagano le conseguenze. Le guerre sono veri e propri affari per i fabbricanti di armi, tra cui l'italiana Finmeccanica, per le imprese edili impiegate per la ricostruzione e per i banchieri che investono in queste multinazionaliLa globalizzazione, di cui il multiculturalismo è solo uno degli aspetti, serve solo ad arricchire maggiormente chi lo è già, cancellando il ceto medio e formando cosi solo due classi sociali, i super ricchi e i poveri. Un mondo cosi strutturato è molto più gestibile e controllabile, lasciando che i poveri combattano tra loro per le briciole, dividi et impera è sempre un ottimo modus operandi. Distruggere l'occidente dopo aver distrutto i paesi d'origine dei profughi, sembra questo il nuovo obiettivo delle élite. Finché lo sfruttamento riguardava l'Africa e il medioriente noi europei ci siamo illusi di vivere al sicuro nel nostro bel mondo occidentale. Ora tocca a noi subire lo stesso trattamento. E' bastato un giovane blogger, Luca Donadel, a smascherare le bugie dei governi italiani ed europei. Donadel usando il sistema di geo-localizzazione "Marine Traffic" ha tracciato le rotte delle navi delle ONG, stabilendo che esse non si limitavano a recuperare i migranti in difficoltà nelle acque internazionali, ma si spingevano in prossimità delle coste libiche. E invece di portare i migranti recuperati nel porto più vicino, come impone il codice marittimo, questi venivano invece sbarcati in Italia, andando cosi ad ingrassare le casse delle cooperative che gestiscono l'accoglienza. Queste cooperative rappresentano un enorme bacino di voti per i partiti di governo, Ncd e Pd su tutti. Lo scopo è quello di creare una concorrenza al ribasso con gli italiani, diminuire i salari e diritti dei lavoratori, come è avvenuto col Jobs Act che ha cancellato l'articolo 18. Spendere 35 euro al giorno per mantenere un immigrato ed affermare di non avere soldi per il reddito di cittadinanza (presente in tutti gli stati europei tranne Italia e Grecia) è una forma di discriminazione invertita. La disparità di trattamento si è riscontrata anche in occasione della gestione dei terremotati. La popolazione Italiana secondo gli ultimi dati Istat vede aumentare il numero di anziani rispetto ai giovani, e questi ultimi sempre più spesso scelgono di emigrare per trovare un lavoro degno del titolo di studio conseguito. A tutto ciò si aggiunge l'aumento dell'infertilità maschile, dovuta alla diminuzione di testosterone. La causa è individuabile nell'inquinamento e nelle sostanze chimiche presenti nei cibi e nell'aria. Il quadro è deprimente, è in atto una deliberata strategia del caos. Non è possibile ospitare tutti, non ne abbiamo le possibilità, l'Italia non può affrontare questa situazione da sola, mentre gli altri Stati europei alzano muri. Credo sia giusto che l'ONU e l'UE si facciano carico pienamente di aiutarli e ospitarli e poi permettergli di ritornare e vivere degnamente e serenamente nelle loro terre, ristabilendo per prima cosa la sicurezza ponendo fine ai conflitti in atto e in seguito ristabilendo delle condizioni di vita decorose, e concordando flussi di immigrazione regolare. Come ho scritto in un mio precedente articolo, il messaggio del migrante, non sono contro i migranti, anzi li considero miei fratelli, e ammiro la loro volontà di vivere e sperare in un futuro migliore. Il vero nemico è chi li usa per fini politici, chi li sfrutta per far soldi, e chi crea tensione e differenze tra "noi" e "loro". Siamo un unica umanità, tranne quelli che da queste situazioni traggono profitto che di umano hanno ben poco.

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