Stanza III

1) L’ultima Vibrazione della Settima Eternità freme attraverso l’infinitudine. La madre si gonfia espandendosi dall’interno verso l’esterno, come un bocciuolo di loto.
2) La Vibrazione trascorre, toccando con la sua rapida ala l’Universo intero ed il Germe, che dimora nelle Tenebre, che alitano sulle sopite acque della vita.
3) La Tenebra irradia la Luce e la Luce lascia cadere un Raggio Solitario nelle acque, nella profondità-madre. Il Raggio dardeggia attraverso l’Uovo Vergine, il Raggio causa un fremito nell’Uovo Eterno del Mondo.
4) I Tre cadono nei Quattro. L’Essenza Radiante diventa Sette all’interno e Sette all’esterno. L’Uovo luminoso che in se stesso è Tre si coagula e si espande in grumi bianco latte per tutte le profondità della Madre, la Radice che cresce negli abissi dell’Oceano della vita.
5) La Radice rimane, la Luce rimane e i Grumi rimangono; ancora Oeahooo è Uno.
6) La Radice della vita era in ogni goccia dell’Oceano dell’Immortalità e l’Oceano era Luce Radiante, che era Fuoco, Calore e Moto. La Tenebra svanì e non fu più; disparve nella propria essenza il Corpo di fuoco e d’acqua del Padre e della Madre.
7) Mira, o Lanu, il radioso figlio dei due, l’incomparabile gloria fulgente, brillante spazio, figlio dello Spazio Tenebroso, che emerge dalle profondità delle grandi Acque Tenebrose. E’ Oeahooo il più giovane. Riluce come il Sole ed è il divino grado fiammeggiante della sapienza; l’Eka è Chatur e Chatur prende a sé Tri e l’unione produce i Sapta in cui sono i sette, che diventano i Tridasha, le Osti e le Moltitudini. Il velo viene alzato e dispiegato dall’oriente all’occidente. Viene chiuso fuori il Disopra e lasciato il Disotto visibile Egli sceglie i posti per i Risplendenti e tramuta il superiore in un mare di fuoco senza rive e l’Uno manifestato tramuta nelle grandi acque.
8) Dov’era il Germe e dov’é ora la tenebra? Dov’era lo spirito della fiamma che arde nella tua
 ampada, o Lanu? Il Germe é Quello e Quello è luce, il bianco figlio brillante dell’oscuro Padre Nascosto.
9) La luce è fiamma fredda e fiamma è fuoco, e il fuoco produce calore che dà acqua, l’acqua di vita nella grande madre.
10) Padre-Madre tesse una tela il cui mondo superiore è fissato allo spirito, luce della tenebra una, e l’inferiore è al suo estremo oscuro, la materia; e questa tela è l’Universo, intessuto dalle due sostanze fatte in una che è Svâbhâvat.
11) La tela si espande quando l’alito del fuoco gli è sopra; si contrae quando l’alito della madre lo tocca. Allora i figli si disgiungono e si disperdono per ritornare nel seno della loro madre, alla fine del grande giorno e ridiventare uno con lei. Quando si raffredda diventa radiante. I suoi figli si espandono e si contraggono in sé stessi e nei propri cuori; essi abbracciano l’infinito.
12) Allora Svâbhâvat manda Fohat a consolidare gli atomi. Ognuno è una parte della Tela. Riflettendo come uno specchio il “Signore che esiste di per sé”, ognuno a sua volta diviene un mondo.

Commentario alla Stanza 3

Ha inizio, con questa Stanza, la descrizione del procedimento creativo che darà vita all’Universo. Ha termine il periodo dell’immanifestazione ed inizia a prendere forma, dalle tenebre, l’Universo dalle sue costituenti di base. Questo procedimento, secondo quanto descritto nel testo, viene guidato da Entità Spirituali. Si potrà vedere come vi siano allacciamenti sia con quanto viene oggi insegnato dalla scienza, sia con quanto viene insegnato dalle religioni. Ma passiamo ora al commento della Stanza.
1) L’ultima Vibrazione della Settima Eternità freme attraverso l’infinitudine. La madre si gonfia espandendosi dall’interno verso l’esterno, come un bocciuolo di loto. Ha luogo qui il primo evento che darà il via al primo procedimento formativo dell’Universo. Dopo “sette eternità” di stasi immanifesta, comincia il processo a catena che darà luogo all’esplosione iniziale ed alla conseguente espansione dell’Universo dall’ “Uovo Primordiale”. L’ultima vibrazione é quella scintilla energetica di immane potenza che era maturata, sopita nelle tenebre durante lo stato di non-manifestazione. L’Uovo Primordiale si gonfia ed espande e dal suo interno lascia uscire le energie che daranno vita al cosmo. E’ qui riportata la similitudine con il bocciolo di loto, che contiene in piccolo il modello del fiore adulto, significando che tutto quello che sarà generato è già presente latente nella causa. E’ il “Big Bang”.
2) La Vibrazione trascorre, toccando con la sua rapida ala l’Universo intero ed il Germe, che dimora nelle Tenebre, che alitano sulle sopite acque della vita. L’impulso che ha dato inizio alla reazione generativa, si propaga rapidamente in tutto l’Universo. Recenti teorie sulla fisica delle origini, affermano che, quando l’Universo si é formato dall’esplosione del Big-Bang, non essendo ancora instaurate le leggi dello spaziotempo e trovandosi questa materia primordiale in uno stato spazio-temporale molto particolare, l’Universo si sia espanso quasi istantaneamente fino a dimensioni cosmiche. La “vibrazione” è il suono cosmico (AUM), generatore del movimento che darà vita alla materia. E’ essa che dà anche al “germe” (quel nucleo di energia vitale presente in ogni parte dell’Universo) l’energia che gli permetterà di manifestarsi, dalle tenebre nelle quali giaceva, nel mondo della dualità e di Maya. Il seme è quindi pronto a fecondare lo spazio, in attesa da innumerevoli eoni di ricevere l’Energia della vita: la Matripadma diviene turgida.
3) La Tenebra irradia la Luce e la Luce lascia cadere un Raggio Solitario nelle acque, nella profondità-madre. Il Raggio dardeggia attraverso l’Uovo Vergine, il Raggio causa un fremito nell’Uovo Eterno del Mondo. Dalle tenebre primordiali scaturisce la prima luce, quella luce che darà l’energia fecondante per l’esistenza e la vita nell’Universo, quell’unico Raggio pronto a rigenerare la vita nello spazio inerte. Questo è detto profondità-madre in quanto é visto come il grembo pronto a ricevere la vita, é da esso ed in esso che nascerà tutto l’Universo. Sono le acque bibliche descritte nel 1° Capitolo del Genesi: “...e lo Spirito di Dio aleggiava sopra le acque”: l’oceano infinito che é pronto ad essere fecondato. Questo raggio di energia vitale e generatrice scaturisce dall’Uovo Primordiale, dando luogo alle prime reazioni nell’infinito ed eterno tessuto che sta alla base di ogni Universo. Secondo le ultime teorie scientifiche, all’inizio dell’Universo luce e materia erano indistinguibili. Quando l’altissima temperatura che aveva l’Universo al suo inizio cominciò a diminuire, si cominciarono a sintetizzare le prime sostanze chimiche. Cominciarono così a formarsi protoni e neutroni, base della materia, iniziando quindi la formazione degli atomi di Elio. Dopo 300.000 anni, quando la temperatura discese ulteriormente arrivando a 4.000°, le particelle atomiche si aggregano a formare atomi di Idrogeno ed Elio: primi elementi cost ituenti la materia dell’Universo. E’ allora che nasce la luce. E’ il “sia la Luce” biblico.
4) I Tre cadono nei Quattro. L’Essenza Radiante diventa Sette all’interno e Sette all’esterno. L’Uovo luminoso che in se stesso è Tre si coagula e si espande in grumi bianco latte per tutte le profondità della Madre, la Radice che cresce negli abissi dell’Oceano della vita. Questa é la fase di formazione della materia (il Tre che cade nel Quattro). Le tre energie generatrici, scissesi dall’Uno indifferenziato, danno luogo alle prime manifestazioni fenomeniche dell’Universo. Prendono forma sette livelli differenziati di manifestazione dell’energia, se vogliamo possiamo chiamarli livelli dimensionali, ad ognuno dei quali presiede uno dei Sette Sublimi Signori. A questi sette livelli di manifestazione sono contrapposti specularmente altri sette livelli. E’ il mondo della dualità (positivo e negativo, luce e buio, ecc.) che prende forma. L’energia primordiale scaturisce con un immane esplosione creatrice, si espande e si coagula generando la prima materia stellare aggregandosi nelle proto-galassie (i grumi bianco latte), occupando tutto lo spazio fin nelle sue profondità. E’ la Radice della vita che comincia ad attecchire nell’immenso spazio che era pronto a riceverla. E’ interessante notare come in questa prima fase l’Universo sia definito “Uovo Luminoso”, corrispondendo perfettamente all’idea del proto-Universo dataci dalla scienza moderna.
5) La Radice rimane, la Luce rimane e i Grumi rimangono; ancora Oeahooo è Uno. Le componenti dell’Universo sono adesso definite in: energia vitale generatrice, luce e materia stellare. Sono i tre componenti complementari e inscindibili senza i quali esso non può esistere. Devono essere tutti e tre uniti se vogliono generare un’unità differenziata. Oeahooo è la sintesi di queste tre forze generatrici: ancora una volta (dopo le sue passate esistenze) l’Universo torna ad esistere come unione delle sue unità fondamentali.
6) La Radice della vita era in ogni goccia dell’Oceano dell’Immortalità e l’Oceano era Luce Radiante, che era Fuoco, Calore e Moto. La Tenebra svanì e non fu più; disparve nella propria essenza il Corpo di fuoco e d’acqua del Padre e della Madre. L’energia vitale ora permea tutto l’esistente, che è visto come un oceano, dapprima pronto a ricevere la vita, e ora fecondato in ogni sua parte. Questo “Oceano” altri non è se non lo spazio, ora formato di energia radiante fatta da fuoco (energia), calore e moto (lo “Spirito di Dio che aleggia sopra le acque” del Testo biblico). Le tenebre primordiali ormai si sono dissolte e lo stesso Padre-Madre si è scisso nelle sue componenti fuoco e acqua. Fuoco, visto come tutta quell’energia che dà calore e radianza. Acqua vista come “onda”, ossia il modo mediante il quale questa energia si propaga e manifesta. Ritroviamo qui anche il concetto moderno dell’energia che si propaga tramite onde.
7) Mira, o Lanu, il radioso figlio dei due, l’incomparabile gloria fulgente, brillante spazio, figlio dello Spazio Tenebroso, che emerge dalle profondità delle grandi Acque Tenebrose. E’ Oeahooo il più giovane. Riluce come il Sole ed è il divino grado fiammeggiante della sapienza; l’Eka è Chatur e Chatur prende a sé Tri e l’unione produce i Sapta in cui sono i sette, che diventano i Tridasha, le Osti e le Moltitudini. Il velo viene alzato e dispiegato dall’oriente all’occidente. Viene chiuso fuori il Disopra e lasciato il Disotto visibile Egli sceglie i posti per i Risplendenti e tramuta il superiore in un mare di fuoco senza rive e l’Uno manifestato tramuta nelle grandi acque. Ora è possibile ammirare il “Figlio” di questo parto cosmico: il radiante e brillante cosmo, risultato dal processo appena trascorso. Quel prodotto di luce partorito da quel punto oscuro ove era raccolta tutta l’essenza iniziale dell’Universo, che prese vita dall’oscurità di quel punto primordiale di non-spazio e non-tempo. E’ appena nato ed è il prodotto delle tre forze (Oeahoo), descritte alla Stanza II Shloka 4. Eka è Chatur significa, letteralmente, Uno è Quattro. Sta quindi ad indicare come, adesso, l’unica energia differenziatasi mediante l’intervento delle tre forze, ripervenga all’unità nella materia. In essa, grazie all’interazione di queste tre forze (rappresentate dal numero tre), vengono generati i sette, già descritti alla st. I sh. 6, coloro che presiederanno alle varie fasi della formazione, è da
questi che verranno a mano a mano a formarsi le altre Entità Spirituali. Tutto adesso appare compiuto e nella luce. Vengono però formati due piani: quello spirituale (il Disopra) e quello materiale (il Disotto), che essendo corruttibile e passeggero viene definito Grande Illusione. Viene così a formarsi una realtà oggettiva, spirituale, stabile che soprassiede ad una apparenza soggettiva, materiale, transitoria. Viene qua definito un piano di energia eterna e generatrice, contrapposta ad un’unica ma molteplice manifestazione, fertile e pronta a ricevere i “germi di vita” dal piano spirituale. I due piani sono divisi da ciò che nella Shloka è chiamato “il Velo”, a significare che non c’è un contatto percepibile tra i due livelli di esistenza, anche se sono tra loro interdipendenti. Il processo qui descritto è quello che nella Genesi biblica viene descritto come la divisione delle acque: il cielo di sopra e la terra di sotto.
8) Dov’era il Germe e dov’é ora la tenebra? Dov’era lo spirito della fiamma che arde nella tua lampada, o Lanu? Il Germe é Quello e Quello è luce, il bianco figlio brillante dell’oscuro Padre Nascosto. Il germe (l’energia vitale generatrice che era latente nelle tenebre primordiali) non si può più discernere, in quanto facente adesso parte di ogni più intima parte dell’Esistente. Il “germe” adesso è racchiuso in ogni parte manifesta dell’Universo. E’ la scintilla di vita che arde, racchiusa nella più intima struttura della materia e facendone parte quale forza generante, ne permette la manifestazione alla luce. Manifestazione che altri non è se non il luminoso Universo visibile, generato da quell’oscuro inizio (il buco nero da cui ebbe origine il Big-Bang).
9) La luce è fiamma fredda e fiamma è fuoco, e il fuoco produce calore che dà acqua, l’acqua di vita nella Grande Madre. In questa Shloka vengono riassunte le fasi iniziali salienti della formazione dell’Universo. Dapprima non vi è nulla, solo un’aggregazione inconoscibile di proto energia racchiusa nel buio. Da questa scaturisce l’energia (fiamma fredda) che genera il calore tramite movimento (il fuoco) e da questo la vita nell’Universo (l’acqua di vita nella Grande Madre).
10) Padre-Madre tesse una tela il cui mondo superiore è fissato allo spirito, luce della tenebra una, e l’inferiore è al suo estremo oscuro, la materia; e questa tela è l’Universo, intessuto dalle due sostanze fatte in una che è Svâbhâvat. L’Unica Energia Indifferenziata si manifesta in due modi. L’uno superiore, sovrasensibile, spirituale, dal quale procederà la manifestazione del secondo mondo: inferiore, preda della sensazione, oscuro, materiale. E’ evidenziato come il mondo della materia sia dipendente, in quanto derivante, dal mondo dello spirito. Il mondo spirituale è il mondo superiore, causale. Esso è la luce, l’energia che darà forma e vita alla materia. E’ anche il mondo della luce spirituale al quale si accede tramite l’evoluzione interiore.
La parte inferiore, la materia fisica, è strettamente collegata al mondo spirituale. Essa forma, con Svâbhâvat, la base (la tela) costituente l’Universo fisico. L’unione di questi due mondi costituisce le due sostanze di cui era composta la materia prima indifferenziata (Svâbhâvat).
11) La tela si espande quando l’alito del fuoco gli è sopra; si contrae quando l’alito della madre lo tocca. Allora i figli si disgiungono e si disperdono per ritornare nel seno della loro madre, alla fine del grande giorno e ridiventare uno con lei. Quando si raffredda diventa radiante. I suoi figli si espandono e si contraggono in se stessi e nei propri cuori; essi abbracciano l’infinito. La tela di cui si parla è il tessuto spazio-temporale, sul quale sono costruite tutte le componenti energetiche e fenomeniche che danno forma e vita all’Universo. Questa “tela” si espande con l’energia radiante e si contrae quando si raffredda. Ha inizio l’espansione dell’Universo e dei suoi corpi costituenti. E’ in questo modo che i prodotti di questo evento, ossia i corpi materiali, iniziano il loro percorso espansivo ed evolutivo al termine del quale tutto ciò che è stato generato tornerà allo stato iniziale (il Big-Crunch). Questo è il periodo detto dagli Induisti Mahanvantara (Grande Periodo), ed è il tempo di manifestazione dell’Universo (Grande Giorno). Quando questi corpi si raffreddano cominciano ad irradiare. E’ una legge della fisica che quando un corpo si contrae, a causa dell’aumentare della pressione, inizia ad emettere energia. Si può qui vedere la teoria della nebulosa primordiale che ha dato origine, per aggregazione, al sole ed ai sistemi planetari. Così le stelle quando perdono energia si contraggono, riiniziando un nuovo processo di emissione. I figli, ossia i corpi celesti risultati da questo processo, si espandono iniziando al contempo il loro processo di contrazione ed aggregazione. Questo è un processo che è valido in tutto l’Universo.
12) Allora Svâbhâvat manda Fohat a consolidare gli atomi. Ognuno è una parte della Tela. Riflettendo come uno specchio il “Signore che esiste di per sé”, ognuno a sua volta diviene un mondo. La materia indifferenziata viene qua aggregata dalle leggi della natura tramite Fohat, che è il mezzo mediante il quale si possono esprimere le energie formatrici. Sono quest e energie che ne permetteranno l’evolversi nel corso della manifestazione. Ciò fa sì che comincino a formarsi gli atomi costituenti la materia fisica. Ognuno di questi è una parte fondamentale di tutto l’Universo materiale. E’ da questi che sarà generata, quale riflesso della prima Entità formatrice, la molteplicità dei mondi. Ognuno di questi è formato a modello di una più elevata componente energetica e spirituale. Tutto nell’Universo agisce e si forma mediante le medesime leggi: “...così nel grande come nel piccolo...”. Fohat qui è visto come una energia formante ed aggregatrice, generata da un pensiero divino.

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