1) I sette primordiali, i
primi sette aliti del drago di sapienza producono a loro volta, dai
loro santi aliti roteanti, l’igneo
turbine.
2) Essi fanno di lui il
messaggero della loro volontà. Il Dzyu diviene Fohat: il rapido
figlio dei figli di Dio, i cui figli sono
i Lipika, corre incombenze circolari. Fohat è il corsiere, il
pensiero e il cavaliere. Egli passa
come il fulmine attraverso le ignee nubi; egli fa’ tre e cinque e
sette passi attraverso le sette
regioni Disopra e le sette Disotto. Egli alza la sua voce e chiama le innumerevoli scintille e
le unisce insieme.
3) Egli è lo spirito che
le guida e le dirige. Quando comincia a lavorare separa le scintille
del regno
inferiore che ondeggiano
e fremono di gioia nelle loro dimore radianti e ne forma i germi
delle ruote. Le colloca nelle
sei direzioni dello spazio e una nel mezzo, ruota centrale.
4) Fohat traccia linee
spirali per unire la sesta alla settima - la corona. Un esercito di
figli della luce si trova in ogni angolo,
i Lipika nella ruota mediana. Essi affermano: “Questo è buono”.
Il primo mondo divino è pronto;
il primo, il secondo. Allora “il divino Arûpa” si riflette in
Chhâyã Loka il primo rivestimento di
Anupadaka.
5) Fohat fa cinque passi
e costruisce una ruota alata ad ogni canto del quadrato per i quattro santi... e i loro eserciti.
6) I Lipika circoscrivono
il triangolo, il primo cubo, il secondo è il pentacolo dentro
all’uovo. E’ l’anello chiamato “non
passare” per coloro che discendono e salgono; che durante il Kalpa progrediscono verso il
gran giorno “Sii con noi”... Così furono costruiti l’Arûpa e
il Rûpa: dall’una luce, sette
luci, da ognuna delle sette, sette volte sette luci. Le ruote
vigilano l’anello...
Commentario alla Stanza V
1) I sette primordiali, i
primi sette aliti del drago di sapienza producono a loro volta, dai loro santi aliti
roteanti, l’igneo turbine. I sette primordiali sono
i Sette Sublimi Signori già menzionati. I primi emanati dall’Uno Primordiale, detto anche
Drago di Sapienza. Il Drago, secondo la cultura orientale, rappresenta lo scorrere
dell’energia. In questo caso, sta a significare il propagarsi ed il diffondersi dell’Energia
Primordiale emanata dall’Uno Indifferenziato. Di sapienza, in quanto è da esso che si
sono formate le intelligenze degli spiriti formatori e, man mano, tutte le intelligenze da
esse derivanti. La Sapienza è la conoscenza totale che deriva dalla saggezza e la saggezza è
la capacità di agire nel modo migliore e più consono alle leggi naturali di equilibrio e
generazione. La saggezza, a sua volta,
si acquisisce con la coscienza e la coscienza è insita in ciascun essere, solo che è più
o meno nascosta secondo il grado evolutivo raggiunto. Quindi tutti gli esseri la hanno
insita potenzialmente, deve solo riemergere dal buio in cui è caduta
a causa della
manifestazione. Non potrebbe emergere, qualcosa che non sia già
presente in latenza. Sono questi primi
formatori che sviluppano le loro energie per formare dei vortici nei quali si raccoglierà la
polvere cosmica per generare stelle e pianeti.
2) Essi fanno di lui il
messaggero della loro volontà. Il Dzyu diviene Fohat: il rapido figlio dei figli di Dio,
i cui figli sono i Lipika, corre incombenze circolari. Fohat è il corsiere, il pensiero e
il cavaliere. Egli passa come il fulmine attraverso le ignee nubi; egli fa’ tre e cinque e
sette passi attraverso le sette regioni Disopra e le sette Disotto. Egli alza la sua voce e
chiama le innumerevoli scintille e le unisce insieme. Quanto descritto nella
Shloka precedente avviene grazie a Fohat. L’energia del Pensiero Divino (Dzyu) agisce
tramite questa forza cosmica che causa il movimento e l’aggregazione della
materia. Questo procedimento viene attuato attraverso 14 livelli energetici in cui è
divisa la manifestazione. I sette Disopra, che sono i livelli
immanifesti e i sette Disotto che sono la
loro controparte immanifesta. Ad ogni parte materiale corrisponde una
controparte energetica, dalla quale essa viene generata. Non è
quindi l’energia che esiste
quale emissione della materia, ma quest’ultima che può esistere
solo in quanto derivante da una
sua equivalente sul piano delle energie più sottili. La materia è
la momentanea manifestazione
posta tra due piani energia. Dall’energia deriva e all’energia ritorna. Tre, cinque e sette sono
i vari momenti progressivi della formazione attraverso i vari piani. Il terzo, il quinto ed il
settimo sono tre piani basilari della formazione. In particolare il
tre va riferito al concetto
della Trinità, il momento in cui si comincia a manifestare l’Energia Madre. Il cinque è il
momento della formazione del tessuto spazio-temporale, in cui vengono inserite le leggi
dello spazio e del tempo. Il sette è il piano inferiore, riferito
alla formazione della materia.
Sta quindi a significare che Fohat agisce attraverso tutti i piani, da quello Divino a quello
materiale, da quando ha cominciato a formarsi la base che avrebbe dato corso
all’Universo alla formazione della materia. “Le sette Regioni
Disopra e le sette Regioni Disotto”
si riferiscono a tutto quello che costituisce l’Universo: il piano
del Visibile ed il piano
dell’Invisibile (materiale e spirituale), ciò che costituisce il
Bene e ciò che costituisce il Male.
Infatti a delle forze attive, positive, evolventi dell’Universo si contrappongono delle
forze statiche, negative, opponentesi all’evoluzione. E’ in ogni
caso e sempre tra queste due
che si attua ogni forma di evoluzione: l’evoluzione è ciò che si oppone alla stasi:
l’eterna lotta tra il Bene ed il Male.
3) Egli è lo spirito che
le guida e le dirige. Quando comincia a lavorare separa le scintille del regno inferiore che
ondeggiano e fremono di gioia nelle loro dimore radianti e ne forma i germi delle
ruote. Le colloca nelle sei direzioni dello spazio e una nel mezzo, ruota centrale. Questa energia guida e
dirige, grazie alle leggi della natura, tutte queste sparse e disgregate particelle di
materia primordiale, favorendone l’aggregazione nei vortici (ruote). Si vengono così
a formare i nuclei (germi) dai quali prenderanno forma e consistenza i mondi
materiali (il regno inferiore). Queste vengono formate in tutte le direzioni dello spazio
partendo da un punto di origine. La rappresentazione cartesiana ci può dare un’idea delle
sei direzioni tramite la rappresentazione di tre assi x, y e z (con i loro complementari
positivi e negativi) ed il punto cartesiano di origine che è il
centro dal quale vengono generate le
direzioni.
4) Fohat traccia linee
spirali per unire la sesta alla settima - la corona. Un esercito di
figli della luce si trova in
ogni angolo, i Lipika nella ruota mediana. Essi affermano: “Questo è buono”. Il primo mondo divino è pronto; il primo, il secondo. Allora “il divino Arûpa” si
riflette in Chhâyã Loka il primo rivestimento di Anupadaka. La spirale indica un
graduale e costante procedere. E’ in questo modo sottile che i
principi inferiori, risultato
finale dell’emanazione del puro spirito, causale, nella materia,
vengono uniti a quest’ultimo.
Viene formata la catena consequenziale e reciproca che collega i vari stati dell’essere e
della materia. Ad ogni momento di questa formazione presiedono e fanno parte degli esseri
spirituali (i Figli della Luce) che agiscono in questo modo in tutto l’Universo. Nel livello
mediano sono i Lipika, gli spiriti che fanno parte del mondo di mezzo, quello di
causa-effetto. E’ così che vengono
formati i due livelli base in cui si era divisa inizialmente la manifestazione (Stanza
III Shloka 7). Vengono anche formate le matrici di energia dalle quali prenderanno forma i
corpi materiali. L’Arûpa (senza corpo), ossia l’energia organizzata che darà
forma alla materia, la matrice energetica che sta alla base della
struttura di tutte le
forme materiali. Questa si imprime in Chhâyã Loka (letteralmente: mondo delle ombre), un
piano astrale del quale fanno parte queste energie, sim ilmente a come le forme materiali
fanno parte del piano fisico. E’ a questo livello energetico che
per prima si manifestò
l’Energia Madre (Anupadaka).
5) Fohat fa cinque passi
e costruisce una ruota alata ad ogni canto del quadrato per i quattro santi... e i loro
eserciti. Fohat, discendendo dalla
Matrice Prima, si esprime per i cinque livelli che costituiscono il continuum
spazio-temporale, andando a formare la materia: il quadrato. Il
quadrato, abbiamo visto,
rappresenta il mondo materiale. Per far sì che questi possa essere
costruito, vengono formate le
quattro energie che costituiscono i vari aspetti della materia,
assimilate ai quattro aspetti dei
punti cardinali. Per la scienza orientale
che studia le energie della terra (il Feng Shui), ad ogni punto cardinale corrisponde un
aspetto dell’energia e questa energia è portata dai venti. E’
così che dal nord avremo un
vento freddo, dal sud caldo, dall’est secco e l’ovest porterà la pioggia. Le relazioni sono le
seguenti:
Nord Freddo Aria
Sud Caldo Fuoco
Est Secco Terra
Ovest Umido Acqua
Questi aspetti, con i
quali si manifesta la natura, corrispondono anche ai quattro elementi alchemici ed ai “quattro
volti di Dio” menzionati nel testo biblico. Ad ognuno di questi punti
corrisponde un reggitore spirituale. Sono forze che sono presenti nella terra,
come caratteristiche di espressione delle energie della materia, ma sono anche le forze che
consolidano i corpi celesti. Il fuoco che trasmuta
l’energia, l’acqua dalla quale nasce la vita, l’aria che
raffredda, la terra che coagula.
6) I Lipika circoscrivono
il triangolo, il primo cubo, il secondo è il pentacolo dentro all’uovo. E’ l’anello
chiamato “non passare” per coloro che discendono e salgono; che durante il Kalpa
progrediscono verso il gran giorno “Sii con noi”... Così furono costruiti l’Arûpa e il
Rûpa: dall’una luce, sette luci, da ognuna delle sette, sette
volte sette luci. Le ruote
vigilano l’anello... Questi quattro spiriti
formatori, sono i già nominati Lipika e corrispondono ai quattro cherubini della teologia
cristiana. Sono queste le quattro forze spirituali, della Shloka precedente, che guidano
la discesa dell’energia nella materia. Essi delimitano dapprima le tre forze dalle quali
verrà generata la materia, quindi la materia primordiale, rappresentata dal primo
cubo. Il cubo è uno sviluppo del quadrato verso la terza dimensione, quindi è il
quattro (Svâbhâvat, la proto-materia, il protile) che diventa
materia fisica nelle tre
dimensioni percepibili (il “quadrato senza forma” che acquista la
“forma”) dando forma e dimensione
alla materia indifferenziata. Di seguito generano tutte le altre forze che daranno luogo
alla manifestazione nel piano della materia. Il pentacolo è la figura graficizzata nella
stella a cinque punte. Sta a significare il numero cinque. Questo è il numero della
manifestazione fisica della materia nello spazio-tempo. Nella saggezza degli
antichi il due era il numero rappresentante la polarità: i due
estremi tra i quali si attua la
manifestazione. Esso era considerato un numero “femminile”, in quanto numero
rappresentante lo stato delle cose: la base duale dalla quale procede (nasce) la
manifestazione. Il tre rappresentava l’azione: ciò che si sviluppa
dalla dualità. Aveva una corrispondenza
“maschile”. Il femminile (il due) è recettivo, passivo. Il maschile (il tre) è
fecondante, attivo. L’unione dei due dà il
via alla creazione e dà quale risultato il numero cinque, che è
quindi anche il numero della
formazione. L’uovo è “l’Uovo
Cosmico” rappresentato dal cerchio: il ciclo eterno dentro il quale
si attua ogni
manifestazione. Vengono anche formate le
barriere che divideranno i vari piani di energia. Ad ogni livello corrisponde una specifica
caratteristica fenomenica, data dal tipo di energia che può trovare espressione in
quel piano. Ad esempio, il nostro
piano materiale, con tutti i tipi di energie e fenomeni che ne fanno integralmente parte, è
nettamente diviso dal livello spirituale immediatamente superiore. Questa barriera è quella
che qui è chiamata “anello non passare”. E’ ciò che divide il mondo materiale da quello
spirituale astrale, e questo dai mondi spirituali superiori. I livelli di energia che
deve passare ogni monade che percorra la sua strada evolutiva fino all’unione con
l’Assoluto (il Gran Giorno “sii con noi”). In questo ciclo
evolutivo ed incarnativo il nostro
attuale anello “non passare” è dato dalla legge karmica che
governa la ruota delle esistenze
(il “Samshara”), alla fine della quale potremo superare le cause
che ci costringono alla
rinascita su questo piano. Vengono formati gli
spiriti (Arûpa) ed i corpi (Rûpa). I dieci piani di evoluzione corrispondono ai dieci
Sephirot dell’albero kabbalistico e ognuno di questi, viene diviso
in sette livelli divisi, a
loro volta in successivi altri sette. Ad ognuno di essi appartengono
sette Chakras (ruote) ed
è solo evolvendo attraverso questi che si può accedere al piano successivo di evoluzione
(le ruote vigilano l’anello). Una esemplificazione di
questo concetto viene data da Gesù nel Vangelo: MATTEO: 18: 21-22 -
“Allora accostatosi a lui Pietro gli disse: Signore, fino a quante
volte peccando il mio fratello
contro di me, gli perdonerò io? fino a sette volte?” - “Gesù
gli disse: non ti dico sette volte, ma fino
a settanta volte sette volte”. Il significato di questo
brano si può ritrovare in quanto esposto in precedenza. Il discepolo chiede se
dovrà perdonare solo durante i sette sottolivelli della
manifestazione materiale ossia i sette
sottolivelli che sono corrispondenti al livello umano fisico. Gesù risponde che bisognerà
perdonare oltre che per i sette livelli di appartenenza anche per i dieci piani
corrispondenti all’albero sephirotico. Quindi per tutto il periodo
che occorrerà per terminare il percorso
evolutivo e fino al momento finale della ricongiunzione con l’Assoluto. Sette sottolivelli per i
sette livelli dei dieci piani energetici. In totale settanta volte sette. Un esemplificazione si può
vedere nel seguente schema.
- A KETER SETTE LIVELLI SETTE SOTTOLIVELLI PER OGNUNO DEI SETTE
- D CHOKMA SETTE LIVELLI SETTE SOTTOLIVELLI PER OGNUNO DEI SETTE
- I BINA’ SETTE LIVELLI SETTE SOTTOLIVELLI PER OGNUNO DEI SETTE
- GEBURAH SETTE LIVELLI SETTE SOTTOLIVELLI PER OGNUNO DEI SETTE
- S CHESED SETTE LIVELLI SETTE SOTTOLIVELLI PER OGNUNO DEI SETTE
- A TIPHERET SETTE LIVELLI SETTE SOTTOLIVELLI PER OGNUNO DEI SETTE
- N NETZAH SETTE LIVELLI SETTE SOTTOLIVELLI PER OGNUNO DEI SETTE
- A HOD SETTE LIVELLI SETTE SOTTOLIVELLI PER OGNUNO DEI SETTE
- T YESOD SETTE LIVELLI SETTE SOTTOLIVELLI PER OGNUNO DEI SETTE
- MALKHUT SETTE LIVELLI SETTE SOTTOLIVELLI PER OGNUNO DEI SETTE
Per quanto concerne
specificatamente il livello umano attuale egli si trova, secondo gli insegnamenti occulti
nella sfera di Malkhut al quarto livello ed al quarto sottolivello. I sette livelli di
Malkhut sono rappresentati nell’ordine da: mondo minerale, mondo vegetale, mondo animale,
uomo nel piano materiale, uomo nel piano astrale, uomo nel piano spirituale, uomo
nel piano mentale. Ad ognuno degli appena menzionati livelli corrispondono sette
sottolivelli. Ed ogni monade sulla strada dell’evoluzione dovrà passare necessariamente
tutti i livelli, partendo dal più basso, fino ad arrivare al più
alto. Ci sarà comunque modo di
riprendere questo discorso durante il commento della sesta Stanza.
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