Tavola VIII

La Chiave dei Misteri

A te, oh uomo, ho dato la mia conoscenza. A te ho dato la Luce. Ora ascolta e ricevi la
mia saggezza portata dai piani dello spazio superiore ed ancora oltre.
Non sono come l’uomo perché mi sono reso libero da dimensioni e piani. In ciascun
piano assumo un corpo nuovo. In ciascun piano cambio la mia forma. Adesso so che il senza forma è tutto quanto è la forma.
Grande è la saggezza dei Sette. Potenti sono Loro dall’aldilà. Loro si manifestano
attraverso il proprio potere, riversato dalla forza dall’aldilà.
Ascolta queste parole di saggezza. Ascolta e falle tue. Trovale nel senza forma. Trova
la chiave all’aldilà. É mistero la conoscenza nascosta. Conosci e svelerai. Trova la saggezza
profondamente nascosta e sii maestro di Oscurità e di Luce.
Profondi sono i misteri intorno a te, nascosti i segreti dei tempi antichi. Cerca con le
Chiavi della mia Saggezza. Certamente troverai la via. L’accesso al potere è segreto, ma chi
lo raggiunge lo riceverà. Guarda la Luce, oh fratello mio! Apri e riceverai. Inoltrati nella valle
dell’Oscurità. Vinci l’Abitante della notte. Tieni sempre lo sguardo verso il Piano-Luce, e
sarai Uno con la Luce.
L’uomo si trova nel processo di cambiare in forme che non appartengono a questo
mondo. Cresce nel tempo verso il senza forma, un piano del ciclo superiore. Sappi che dovrai diventare senza forma prima di poter essere uno con la Luce.
Ascolta, oh uomo, la mia voce che ti parla dei percorsi verso la Luce, indicandoti la
via alla realizzazione, quando sarai Uno con la Luce. Cerca i misteri del cuore della Terra.
Impara la Legge che esiste mantenendo le stelle nel loro equilibrio con la forza del vapore
primordiale. Cerca la fiamma della Vita della Terra. Riempiti con lo splendore della sua
fiamma. Segui il percorso triangolato finché anche tu sarai una fiamma.
Parla con parole senza voce a chi abita al di sotto. Entra nel Tempio Blu ed immergiti
nel fuoco di tutta la vita.
Sappi, oh uomo, che sei complesso, un essere di terra e di fuoco. Lascia che la tua
fiamma splenda fulgidamente, che tu sia solo fuoco.
La saggezza è nascosta nell’Oscurità.
Quando sarai illuminato dalla fiamma dell’Anima, troverai la saggezza e sarai un
Nato-Luce, un Sole della Luce senza forma. Cerca sempre più saggezza. Trovala nel cuore
della fiamma. Sappi che solo lottando la Luce può riversarsi nella tua mente. Ora ho parlato
con saggezza. Ascolta la mia Voce ed obbedisci. Strappa i Veli dell’Oscurità. Splendi, Luce,
sulla Via.
Parlo dell’Antica Atlantide, parlo dei giorni del Regno delle Ombre, parlo
dell’avvento dei figli delle ombre. Furono chiamati fuori delle profondità dalla saggezza degli
uomini della Terra allo scopo di conquistare grande potere.
In un lontano passato, prima dell’esistenza di Atlantide, là c’erano uomini che
ricercavano nell’Oscurità, usando la magia nera ed evocando esseri dalle profondità sotto di
noi. Così essi entrarono in questo ciclo. Erano, senza forma, appartenenti ad un’altra
vibrazione, vivendo non visti dai figli degli uomini della Terra. Solo attraverso il sangue
sarebbero potuti essere formati. Solo tramite l’uomo avrebbero potuto vivere nel mondo.
Nelle epoche passate furono vinti dai Maestri, ricacciati giù nel luogo da dove
provenivano. Ma ce ne furono alcuni che rimasero, nascosti in luoghi e livelli sconosciuti
all’uomo. Vivevano ad Atlantide come ombre, ma a volte comparivano tra gli uomini.
Sì, quando si offriva il sangue, venivano per dimorare tra gli uomini.
Sotto sembianze umane si diffusero tra noi, ma solo a prima vista erano come gli
uomini. Avevano la testa di serpente, se si eliminava l’incantesimo, ma erano visibili
all’uomo in sembianze umane. S’insinuavano nelle Assemblee, assumendo forme simili
all’uomo, trucidando con le loro arti i capi dei regni, assumendone le sembianze e regnando
sugli uomini. Potevano essere scoperti solamente per mezzo della magia. Solo per mezzo del suono i loro volti potevano essere visti. Dal regno delle tenebre cercavano di distruggere
l’uomo e governare al suo posto.
Ma, sappiate, i Maestri erano potenti in magie, capaci di sollevare il Velo dal volto del
serpente, capaci di ricacciarlo da dove era venuto. Vennero all’uomo e gli insegnarono il
segreto, il Verbo che solo un uomo poteva pronunciare. Rapidi allora sollevarono il Velo dal
serpente e lo cacciarono dalla terra degli uomini.
Eppure, attenzione, il serpente vive ancora in un posto che a volte è accessibile al
mondo. Non visti camminano tra voi in luoghi dove si compiono i riti. Di nuovo, in futuro
riprenderanno sembianze umane.
Possono essere chiamati dal Maestro che conosce il bianco od il nero, ma solo il
Maestro bianco riesce a controllarli e li può legare mentre sono incarnati.
Non cercare il regno delle ombre perché certamente il male apparirà. Solo il Maestro
di luminosità conquisterà l’ombra della paura.
Sappi, oh fratello mio, che la paura è un ostacolo enorme. Sii maestro di tutto ciò che è
Luce, e l’ombra sparirà presto. Ascolta e segui la mia saggezza, la voce della Luce è chiara.
Non cercare la valle dell’ombra e solo la Luce apparirà.
Ascolta, oh uomo, la mia profonda saggezza. Parlo della conoscenza nascosta
all’uomo. Sono stato lontano nel mio viaggio attraverso lo Spazio-Tempo, sino alla fine dello
spazio di questo ciclo. Lì ho trovato la Grande Barriera, resistente all’uomo che tenta di
uscire da questo ciclo. Sempre attenti i Bracchi della Barriera, sono in attesa di chi tenterà di
passare. In quello spazio dove il tempo non esiste, vagamente sentii i guardiani dei cicli. Si
muovono solo attraverso gli angoli. Non sono liberi di muoversi nelle dimensioni curve.
Strani e terribili sono i Bracchi della Barriera. Inseguono la coscienza sino ai limiti
dello spazio. Non pensare di fuggire rientrando nel tuo corpo, perché loro veloci inseguono
l’Anima attraverso gli angoli. Solo il cerchio può darti protezione e salvarti dagli artigli
dell’Abitante degli Angoli.
Una volta, in un tempo passato, mi sono avvicinato alla grande Barriera, ed ho visto ai
confini dove il tempo non esiste le figure senza forma dei Bracchi della Barriera.
Sì, li ho trovati nascosti nella foschia oltre il tempo; e loro, fiutandomi in lontananza,
si sono drizzati ed hanno ululato il segnale d’allarme che si può sentire di ciclo in ciclo e si
sono mossi attraverso lo spazio, verso la mia Anima.
Prontamente sono fuggito davanti a loro, tornando dall’inconcepibile limite del tempo.
Ma dopo mi inseguirono sempre, muovendosi in strani angoli non conosciuti
all’uomo. Sì, al grigio confine del limite dello Spazio-Tempo, ho trovato i Bracchi della
Barriera, infuriati per l’Anima che tenta l’aldilà.
Fuggii attraverso i cerchi tornando nel mio corpo. Fuggii, e veloci m’inseguirono.
Sì, i predatori mi inseguirono, cercando attraverso gli angoli di divorare la mia Anima.
Sì, sappi oh uomo, che l’Anima che tenta di passare la Barriera può cadere in schiavitù
dei Bracchi dal di là del tempo, trattenuta finché questo ciclo sarà tutto completato e rilasciata solo quando la Coscienza se ne va.
Sono rientrato nel mio corpo. Ho creato i cerchi che non contengono angoli, ho creato
la forma che ebbe origine dalla mia forma. Ho posto il mio corpo in un cerchio perdendo gli
inseguitori nei cerchi del tempo. Ma, anche allora, quando sono libero dal mio corpo, devo
sempre essere cauto a non muovermi attraverso angoli, altrimenti la mia anima non potrebbe mai essere libera.
Sappi che i Bracchi della Barriera si muovono sempre per angoli e mai nelle curve
dello spazio. Solo muovendoti per curve puoi sfuggire loro, perché negli angoli
t’inseguiranno.
Oh uomo ascolta il mio avvertimento: non cercare d’infrangere l’accesso all’aldilà.
Sono pochi quelli che riescono ad oltrepassare la Barriera verso la grande Luce che
splende al di là, perché sappi che sempre i Guardiani cercano simili Anime da trattenere in
loro schiavitù.
Ascolta, oh uomo, e presta attenzione al mio avvertimento; cerca di non spostarti mai
in angoli ma solo in curve. Se quando sei libero dal tuo corpo senti chiaramente un suono
simile ad un latrato chiaro e sonoro di un Bracco ed un richiamo dal tuo corpo, torna verso di
esso in cerchi, non penetrare prima la foschia. Quando sei entrato nel corpo in cui dimori, usa la croce ed il cerchio uniti.
Apri la bocca ed usa la tua Voce. Pronuncia il Verbo e sarai libero. Solo chi ha il
massimo della Luce può sperare di oltrepassare i Guardiani della via. E poi deve spostarsi
attraverso strane curve ed angoli formati in direzioni sconosciute all’uomo.
Ascolta, oh uomo, e stai attento al mio avvertimento: nel percorso non tentare di
oltrepassare i Guardiani della via. Piuttosto dovresti cercare di ottenere la tua Luce e
prepararti a superare il passaggio sulla via.
La Luce è il tuo fine ultimo, oh fratello mio. Cerca e trova sempre la Luce nel tuo cammino.

Interpretazione alla Tavola VIII

Thoth ha raggiunto il potere della maestria, e quindi la capacità di penetrare in ogni mondo interdipendente e là assumere una forma, ed anche la facoltà di entrare negli spazi interni della quarta dimensione. Le chiavi di saggezza si trovano nei simboli. Solo chi cerca i significati nascosti trova la via. Nell’uomo c’è costante mutamento ed evoluzione, sia materiale che spirituale. Nello stesso modo si evolve la coscienza che in definitiva è senza forma. Alla fine raggiunge quel ciclo cosmico in cui nessuna materia si manifesta nella forma. Thoth dice di studiare i misteri interni della Terra ed impararne l’equilibrio. La piramide di forza è composta dall’essenza di quella forza, che fa sì che gli atomi respingano le particelle di sé stessi. L’uomo deve trovare la piramide e rimanere sia nel corpo che in proiezione davanti ad essa, per ricevere la sua forza universale. Ci dice anche di entrare nel Tempio illuminato di blu che è la grande Sala di Amenti, dove sono i Sette. L’uomo è sia corpo che coscienza, ma la coscienza, la fiamma, deve assorbire il corpo, la terra. Solo attraverso l’impegno si può trovare la saggezza, nascosta nell’Oscurità. Eppure, in quella saggezza, l’essenza della fiamma esiste ed in questa si trova la vera saggezza. Il Regno delle Ombre era quello dell’ottava di vibrazione in cui si trovavano le entità portate dal ciclo cosmico inferiore quando l’uomo aveva aperto l’accesso. Questo accadeva nel Terzo ciclo, o Polare, ed i ricercatori nell’Oscurità erano uomini che amavano i poteri materiali piuttosto che destinare la loro vita alle cose spirituali. Questi esseri evocati erano senza forma, giacché era stata destata solo la coscienza, dato che i corpi si sarebbero dovuti formare qui. Loro, come gli elementali, erano esseri separati dalla propria coscienza cosmica e dalla sua forma creativa, ma non erano in grado di unirsi a questo ciclo, perché non avevano sviluppato le sue curve primarie. Solo con la volontà dell’uomo e la separazione dello spirito dal sangue avrebbero potuto prendere forma. I maestri avevano ricondotto molti di loro attraverso l’entrata inferiore, ma ce ne furono alcuni che erano rimasti nel luogo costruito per loro, venendo solo al richiamo del loro nome e con sacrifici di sangue. Presero sembianze umane, ma il loro vero aspetto era il corpo di uomo o donna con la testa di serpente. Erano in grado di proiettare un incantesimo ipnotico intorno a loro ed apparire assumendo sembianze umane. È questo il fondamento della credenza dei poteri ipnotici del serpente. Assunsero le caratteristiche dei leader che segretamente avevano ucciso. E gradatamente, loro e gli uomini che li avevano richiamati, presero il controllo delle nazioni. Avevano sembianze umane, ma c’era una parola che non sapevano pronunciare e che veniva insegnata ai maestri degli uomini. E divenne Legge che ogni uomo che avesse incarichi doveva pronunciare questa parola davanti al popolo ogni mese lunare. Se sbagliava, era ucciso. Questo li rimosse dalla posizione che avevano tra gli uomini, e così gradatamente furono dimenticati, ma alcuni sono rimasti ai propri posti, incapaci di entrare perché l’uomo dimenticò i riti per convocarli. La parola che non potevano pronunciare era Kininigen. Sia il Maestro della magia bianca che della nera li può convocare, ma solo un Maestro bianco ha il potere di controllarli. Governano con la paura. Vincete la paura, ed avrete raggiunto la Luce. Thoth afferma che è stato a Suntal ed ha perfino visto la sesta dimensione. Dice che vi sono Guardiani capaci di muoversi tramite angoli e mai in curve. La coscienza proiettata che tenta di penetrare la sesta dimensione sarà infallibilmente attaccata dai Bracchi della Barriera. Solo muovendosi nello spazio tramite cerchi si può sfuggire ai Bracchi. C’è protezione solo nel cerchio. Ritornare nel corpo non aiuta. Tuttavia, non ci si può avvicinare a loro per caso. Thoth aveva avuto quest’esperienza nel passato ed aveva imparato ad essere cauto. Tentò di passare l’accesso, Suntal, ed i guardiani andarono da lui. Conosceva la Legge dei cerchi ed angoli e tramite ciò li eluse, tornando nel suo corpo e completando la protezione. I Bracchi della Barriera non divorano o distruggono l’anima letteralmente, ma le impediscono altre manifestazioni finché questo ciclo cosmico è terminato, poi potrà unirsi alla coscienza cosmica successiva. Perfino dopo aver compiuto la sua protezione, stava attento a non avvicinarsi alla sesta dimensione con movimenti angolari. Thoth ripete ancora il suo avvertimento sul movimento tramite le curve. Dice anche di non tentare di passare Suntal prima del tempo, perché solo pochi hanno avuto successo. Dice anche come riconoscere i Guardiani.

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