La Chiave della Saggezza
Io, Thoth l’Atlantideo, dono la mia
saggezza, la mia conoscenza ed il mio potere.
Liberamente li dono ai figli degli
uomini. Li dono affinché loro possano avere la saggezza per illuminare il mondo dal velo della
notte. Saggezza è potere e potere è saggezza, l’uno con l’altro, perfezionando il tutto.
Non essere orgoglioso, oh uomo, per
questa saggezza. Discuti con l’ignorante come
con il sapiente. Se qualcuno viene da
te pieno di conoscenza, ascoltalo e fai attenzione, perché la saggezza è tutto.
Non tacere quando il male è nominato,
affinché la Verità, come la Luce del Sole,
splenda su tutto.
Chi calpesta la Legge sarà punito,
perché solo attraverso la Legge si ottiene la libertà
degli uomini.
Non causare paura, perché la paura è
una schiavitù, una catena che lega all’uomo l’oscurità.
Segui il tuo cuore durante la tua vita.
Fai più di quanto ti è comandato.
Quando hai raggiunto la ricchezza
ascolta il tuo cuore, perché questa è inutile se il
cuore è stanco. Non diminuire il tempo
per seguirlo. Ciò è aborrito dall’anima.
Coloro che sono guidati non si
smarriranno, ma coloro che si sono persi non potranno
trovare un percorso corretto.
Se vai tra gli uomini, fai in modo che
per te l’Amore sia l’inizio ed il fine del cuore.
Se qualcuno viene da te per un
consiglio, lascialo parlare liberamente, affinché lui
possa fare la cosa per la quale è
venuto da te. Se esita ad aprirti il suo cuore è perché tu, il
giudice, hai sbagliato.
Non ripetere parole stravaganti e non
ascoltarle, perché sono l’espressione di chi non è
equilibrato. Non ripeterle, così che
chi ti si trova davanti possa conoscere la saggezza.
Il Silenzio è di grande utilità.
Un’abbondanza di parole non giova a nulla.
Non esaltare il tuo cuore sopra dei
figli degli uomini, per timore che sia portato più in
basso della polvere.
Se sei grande tra gli uomini, sii
onorato per conoscenza e gentilezza.
Se cerchi di conoscere la natura di un
amico, non chiedere la sua compagnia, ma
trascorri un periodo da solo con lui.
Discuti saggiando il suo cuore per mezzo delle sue parole
e del suo contegno.
Ciò che va nella dispensa deve essere
utile, e le tue cose devono essere condivise con
un amico.
La conoscenza è considerata dallo
sciocco come ignoranza, e le cose proficue sono per
lui dolorose. Egli vive nella morte. É
là il suo alimento.
L’uomo saggio lascia che il suo cuore
trabocchi ma tiene silente la bocca.
Oh uomini, ascoltate la voce della
saggezza, ascoltate la voce della Luce. Ci sono
misteri nel Cosmo che svelati colmano
il mondo con la loro Luce. Lasciate che chi vuole
essere libero dalla schiavitù
dell’oscurità separi dapprima il materiale dall’immateriale, il
fuoco dalla terra; perché sappiate che
come la terra discende alla terra, così il fuoco ascende al fuoco e diventa uno con il fuoco.
Chi riconosce il fuoco che è in sé
ascenderà al fuoco eterno e dimorerà in esso eternamente.
Il Fuoco, il fuoco interiore, è la più
potente di tutte le forze, perché supera tutte le cose
e penetra in tutte le cose della Terra.
L’uomo sostenta sé stesso solo con
quello che persiste. Così la Terra deve resistere
all’uomo affinché possa esistere.
Non tutti gli occhi vedono con la
stessa visuale, perché per uno l’oggetto appare in una
forma e colore e ad un differente
occhio in un’altra. Così anche il fuoco infinito, cambiando di
colore in colore, non è mai lo stesso
di giorno in giorno.
Quindi parlo io, Thoth, della mia
saggezza, perché l’uomo è un fuoco che brucia
luminoso attraverso la notte: mai si
estingue nel velo dell’oscurità, mai si estingue nel velo
della notte.
Ho scrutato con la mia saggezza nel
cuore degli uomini e non li ho trovati liberi dalla
schiavitù della lotta. Libera dalle
fatiche il loro fuoco, oh fratello mio! Per paura questo si
consuma nell’ombra della notte.
Ascolta, oh uomo, e senti questa
saggezza: dove cessano nome e forma?
Solo nella coscienza, invisibile,
brilla un’infinita forza di radianza. Le forme che crei
con la luminosità della tua visione
sono veramente gli effetti che seguono la tua causa.
L’uomo è una stella legata ad un
corpo ed alla fine si libera, attraverso la sua fatica.
Solo con lo sforzo e lavorando
duramente al tuo estremo la stella dentro di te sboccerà a
nuova vita. Per chi conosce il
principio di tutte le cose, la sua stella è libera dai regni della
notte.
Ricorda, oh uomo, tutto ciò che esiste
è solo un’altra forma di quello che non esiste.
Ogni cosa che è stata prima sta
procedendo ancora in un altro essere e tu stesso non sei
un’eccezione.
Osserva la Legge, perché tutto è
Legge. Non cercare quello che la Legge non è, perché
esiste solo nell’illusione dei sensi.
La Saggezza va da tutti i suoi figli
perfino se loro si muovono già verso la saggezza.
In tutte le epoche, la Luce è stata
nascosta.
Svegliati, oh uomo, e sii saggio.
Profondamente ho viaggiato nei misteri
della vita, cercando ed esaminando ciò che è
nascosto.
Ascolta, oh uomo, e sii saggio.
In profondità sotto la crosta della
Terra, nelle Sale di Amenti, i misteri che ho visto
sono celati agli uomini.
Spesso ho viaggiato attraverso il
profondo passaggio nascosto, guardando la Luce che
è Vita fra gli uomini. Là, sotto il
Fiore della Vita sempre vivente, ho cercato nei cuori e nei
segreti degli uomini. Ho scoperto che
l’uomo sta crescendo ma vive nell’oscurità, la Luce del
grande fuoco è nascosta nell’intimo.
Davanti ai Signori della nascosta
Amenti ho imparato la saggezza che rivelo agli
uomini. Loro sono i Maestri della
grande Saggezza Segreta, portata dal futuro dell’infinita
fine.
Sono sette, i Signori di Amenti,
supremi ai Figli del Mattino, Soli dei Cicli, Maestri
di Saggezza. Non sono fatti come i
figli degli uomini.
Tre, Quattro, Cinque e Sei, Sette,
Otto, Nove sono i titoli dei Maestri degli uomini.
Lontano dal futuro, senza forma eppure
formati, sono venuti come insegnanti per i
figli degli uomini. Vivono per sempre,
tuttavia non del vivente, non legati alla vita ed in ogni
caso liberi dalla morte. Governeranno
per sempre con infinita saggezza, legati, e tuttavia non legati, alle oscure Sale della Morte.
Hanno la vita in sé, tuttavia vita che non è vita. I Signori del Tutto sono liberi da ogni cosa.
Da loro derivano i Logos, i loro
strumenti del potere su tutto. Grande è il loro
sostegno, eppure nascosto nelle
piccolezze, formati da una forma, conosciuti eppure
sconosciuti.
Il Tre ha la chiave di tutta la magia
nascosta, ed è il creatore delle Sale dei Morti.
Emana il potere, velandolo con
l’oscurità, e lega le anime dei figli dell’uomo; dirige
l’oscurità, incatenando la forza
dell’anima: è amministratore del negativo dei figli degli
uomini.
Il Quattro è chi libera il potere.
Signore di Vita per i figli degli uomini. Il suo corpo è
Luce, la fiamma è il suo sostegno,
liberatore di anime per i figli degli uomini.
Il Cinque è il maestro, il Signore di
tutta la magia - Chiave del Verbo che risuona tra
gli uomini.
Il Sei è il Signore della Luce, il
sentiero nascosto, cammino delle anime per i figli
degli uomini.
Il Sette è il Signore dell’immensità,
maestro dello Spazio e chiave dei Tempi.
L’Otto è chi ordina il progresso:
pesa e bilancia il viaggio degli uomini.
Il Nove è il padre. Ampio è il suo
sostegno. Forma e cambia dall’esterno il senza forma.
Meditate sui simboli che vi do. Sono
Chiavi, sebbene nascoste agli uomini.
Tendi sempre verso l’alto, oh anima
del mattino. Volgi i tuoi pensieri in alto, verso la
Luce e la Vita. Trova nelle chiavi dei
numeri che ti ho dato, la Luce sul sentiero della vita
verso la vita.
Cerca la saggezza. Volgi i pensieri al
tuo intimo. Non chiudere la tua mente al Fiore
della Luce.
Poni nel tuo corpo un’immagine
forma-pensiero. Pensa ai numeri che ti guidano alla
Vita.
Limpido è il percorso per chi ha la
saggezza. Apri la porta al Regno della Luce.
Riversa davanti a te la fiamma, come un
Sole del mattino. Chiudi fuori l’oscurità e
vivi nel giorno.
Oh uomo, ritienili come parte del tuo
essere, i Sette che sono ma non sono come
sembrano. Apriti, oh uomo! Ho
manifestato la mia saggezza. Segui il cammino nel modo che ho presentato.
Maestri di Saggezza, Soli del Mattino,
Luce e Vita per i figli degli uomini.
Interpretazione alla Tavola III
La Chiave della Saggezza, contiene
alcuni dei precetti dati da Thoth ai barbari, ai Figli di Khem, che fu affidata loro
affinché non andassero perdute le Chiavi della Luce. La saggezza ed il potere camminano
affiancate. Entrambi necessari, l’una senza l’altro è inutile ed illusoria, perché il
potere non si crea senza la saggezza, e la saggezza non si ottiene solo con il potenziamento e
l’uso del potere. La persona orgogliosa non è saggia ma
sciocca, perché l’orgoglio fa sì che si rifiuti l’insegnamento, poiché porta a
misurare ogni cosa con il proprio livello e grado. Il silenzio è d’oro. Parlare del
male gli incanala la forza creativa e gli dà vita e realtà. Tentare di ribellarsi alla Legge
produce la Sua punizione, perché non c’è nulla senza Legge. E chi tenta di operare contro la
Legge le si scontra. La paura non deve entrarci dentro, né
dobbiamo creare la paura in altri, perché è una schiavitù. Se nel nostro cuore abbiamo
amabilità, allora chi ama l’armonia è attratto da noi. Se questo non avviene, allora l’altro è
governato dal disordine. Cerchiamo di seguire solo gli ordini del maestro che è in noi. Non
tentate di fare di più obiettivamente. La ricchezza è il mezzo per un fine, non il fine. Quando
i bisogni materiali sono soddisfatti, la mente (il cuore degli antichi) deve rivolgersi verso
regni superiori. Quando si è sul percorso è necessario
avere una guida. Altrimenti, ci si smarrisce tentando di trovare la via più facile. L’amore è l’inizio e la fine del
cammino, perché l’unione è riposta nell’amore: questo raccomandò Thoth ai popoli,
trasmettendo gli insegnamenti di fratellanza ed unione. La persona preoccupata che chiede un
consiglio trova conforto esprimendosi. Se esita, è perché chi lo ascolta ha qualche
difetto ed è scostante. Quest’affermazione ha un gran valore.
Il discorso stravagante dimostra sempre una mancanza d’equilibrio, ed è dannoso
sia parlare in tale modo che ascoltare, perché molte persone possono facilmente
sbilanciarsi. L’unica meta è la perfezione. Non dovete essere soddisfatti di qualsiasi cosa sia meno.
È solo la mancanza di conoscenza che impedisce di penetrare il velo dietro il quale si
cela la saggezza. Il silenzio è la gran chiave per
l’evoluzione. Mantieni il potere in te stesso in silenzio. Non magnificarti, perché
potenzialmente gli altri hanno il tuo stesso potere. La vera grandezza non richiede auto
apprezzamento. Lascia gli altri riconoscere la tua grandezza dalla tua disponibilità verso i compagni. Ogni persona trova il riflesso della
sua natura in chi ha di fronte. Quindi non ascoltare ciò che qualcuno dice su altri, ma
esaminando la sua mente e la sua attitudine verso un altro compagno puoi trovarne la sua vera
natura. Se la possiedi, non negare la
conoscenza a chi ne ha bisogno e chiede con ardore. Sono amici tutti quelli che seguono lo
stesso cammino. Non permettere che le parole di uno sciocco ignorante ti tocchino, solo gli
ignoranti sono toccati dagli ignoranti. Le vibrazioni della mente di una persona sono percettibili. Le
parole non sono necessarie. Thoth dà un insegnamento per chi è
pronto, con le chiavi ed i simboli. La parte immateriale della natura umana,
l’anima, deve essere separata dalla natura materiale, la carne, prima di portarsi nella Luce del Sole
Cosmico. L’anima è il fuoco, mentre la carne
è simile alla terra: entrambi tornano alla propria fonte. Il fuoco interiore penetra tutti
i piani in cui si manifesta il Grande Fuoco, incluso il piano materiale. La terra, essendo
densa, sostenta in grado ridotto anche il fuoco dell’anima. Inoltre l’anima essendo infinita,
potrebbe cambiare la terra da finita in infinita. È l’evoluzione della coscienza che permette all’occhio
di vedere colore e Luce. Il fuoco infinito, sviluppandosi e cambiando eternamente,
fa evolvere anche le percezioni. L’uomo è un fuoco che si trasforma,
non è mai lo stesso. Progredisce sempre, di giorno in giorno, finché si eleva
sopra l’oscurità, che non cambia pur essendo ancora oscurità. Tuttavia, l’oscurità si combinerà
tanto con il fuoco da cessare di essere. Lotta, odio e paura sono il risultato
dell’oscurità. La libertà dall’oscurità li elimina. Il nome e la forma, diversamente dal
distacco personale, cessano di esistere nella piena Luce della coscienza risvegliata. L’uomo apprende solo con fatica ed
esperienza, perché queste sono le cause purificanti che eliminano le scorie
dell’oscurità dall’anima. La materialità non è altro che una
forma inconscia di manifestazione della coscienza. Quindi in ultima analisi, materialità
ed immaterialità sono uno. Niente che è materiale è fisso, si muove costantemente verso il
cambiamento. Questo è il percorso dalla creazione in poi. L’uomo unisce la coscienza a questa
Legge di natura. La Legge, in ultima analisi, è tutto
ciò che esiste. Tutto il resto è fantasia ed illusione che si formano nelle menti di chi non
ha conoscenza. La saggezza si ottiene solo cercando.
Dovete fare il primo passo e poi andare avanti migliorando. Le Sale della Morte, sotto le Sale del
Fiore della Vita, racchiudono il riflesso delle anime degli uomini. Fu là che Thoth
riuscì a leggere la storia del progresso dell’uomo dall’oscurità alla Luce. Un
paradosso simile è contenuto nelle parole “portato dal futuro dell’infinita fine”. La Fiaccola
Latrice dell’Insostenibile Luminosità è l’inizio e la fine di tutte le cose. Perché come originano
le cose da questa, alla fine devono ritornarci, completando così il cerchio. Nella
Fiaccola Latrice è concepito il compimento. Quindi il piano è conosciuto all’emanazione
diretta, i Signori. I Sette sono l’appellativo dei Signori dei Cicli di là da noi, ciascuno definito
dal numero del suo Ciclo, in rapporto allo I.Yoδ. Provenienti dai cicli di là da questo,
sono parte dell’essenza assoluta di ognuna di queste coscienze cosmiche. Non sono
legati né alla vita né alla morte perché la loro attività è controllata direttamente da Yarkima.
Quindi la loro vita non è vita di emanazioni da un ciclo cosmico, dato che non dipendono dallo
spirito per la propria manifestazione. Il Logos, termine indicativo o ragione,
è un’emanazione dei Signori di ogni ciclo (ricordate sempre che c’è un Signore
di questo ciclo anche se non incluso nei Sette) perché, letteralmente, è un’emanazione della
nostra ragione dallo I.Yoδ. Come questo proviene da Yarkima, così loro sono la cellula
centrale da cui fluisce. Sono grandi nel sostegno perché si
estendono in tutti gli spazi cosmici, eppure sono piccoli perché concentrati nella
forma. Il Tre, il Signore del ciclo proprio di là da noi, è il custode di quelle cose che toccano
direttamente l’umanità. È il responsabile dell’accesso del negativo, ed è attraverso il suo
potere che i riflessi delle anime degli uomini furono focalizzate nelle Sale dei Morti. Il flusso e la direzione di quella
forza che conosciamo come forza della vita è controllata dal Signore del Quattro.
Alcune delle forze maggiori, come la morte, sono attratte dal Quattro, un ciclo dove cessa di
esistere la vita, per come noi la conosciamo. Ogni Signore ha la sua funzione, offrendo l’accesso
nello spazio cosmico ai poteri che hanno sviluppato con il loro stesso progresso attraverso lo
spazio. Questo discende e si trasmette con i Signori, ognuno che dà quello che ha a quelli
al di sotto. Il Cinque è il guardiano del Verbo, aprendo l’ultima porta quando l’uomo è
pronto. Il Sei, il Sette e l’Otto hanno in carico alcune delle strutture fisse essenziali del tempo
futuro, mentre il Nove ha in carico il disordine che successivamente diventa Ordine. In un
certo senso sono gli assistenti della Coscienza Cosmica, che eseguono gli aspetti
necessari allo sviluppo della coscienza che questa Coscienza Cosmica non è così capace
di usare. In questi numeri si trova anche la
chiave del Verbo anche se non può essere svelata: la sua acquisizione è veramente il
raggiungimento di Vita e di Luce.
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